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Evoluzione del progetto Biblioteca Digitale

Le segnalazioni, le richieste ricevute e l’esperienza “sul campo” fatta durante i due anni di sperimentazione hanno indicato quali aree potenziare e quali invece ridurre perchè ritenute poco interessanti dagli utilizzatori. E’ quindi stato disegnato un sistema informatico ex-novo che è posto in esercizio in concomitanza alla mostra “il corpo e l’acqua”.In particolare l’evoluzione del sistema si è articolata in quattro principali direttrici: Riorganizzazione delle struttura dell’informazione. I documenti sono stati suddivisi in classi poste in un albero gerarchico:ad esempio un testata è composta di annate le annate di numeri i numeri di pagine. E’ stata inoltre inserita una nuova classe chiamata Collezione che permette di aggregare gruppi di Le prime due collezioni realizzate sono quelle dell’emeroteca del coni e quella del fondo antico. Probabilmente, a breve, si aggiungeranno altre collezioni provenienti da soggetti terzi istituzionali o privati. Semplificazione del processo di alimentazione dei contenuti. Una delle chiavi di successo dell’iniziativa si gioca sul numero di documenti presenti oltre ovviamente alla facilità di accesso.

Si cercato quindi di aumentare la velocità con cui nuove pubblicazione sono rese disponibili, razionalizzando il processo di acquisizione e catalogazione. Vista la previsione di una rapida crescita del numero di documenti, tutta l’architettura è stata concepita per essere fortemente espandibile. Potenziamento delle modalità di ricerca dei documenti.Da un lato si è realizzato un sofisticato motore di ricerca testuale in grado di eseguire in pochi centesimi di secondo complesse ricerche approssimate all’interno del grande volume di testi presenti. La ricerca approssimata gioca un ruolo di primo piano per ovviare agli inevitabile errori generati dal processo di lettura automatica dei documenti. Inoltre è stata progettata, ma non ancora posta “online”, la possibilità di ricerca temporale: ovvero selezionando un certo giorno o periodo vengono elencate tutte le pubblicazioni presenti indipendentemente dalla collezione di appartenenza Approccio “minimalista” al disegno dell’interfaccia utente. Il sistema è focalizzato sulle funzionalità di navigazione delle varie collezioni di documenti. Sono stati eliminati tutti quegli elementi che distraggono l’utilizzatore da quello che è lo scopo del sistema. La scelta di un grafica “neutra” permette un facile collegamento del sistema alle “home page” degli enti che collaborano all’iniziativa. Viste le forti richieste di poter “sfogliare” le riviste o le pubblicazioni, e’ stata realizzata una funzione di visualizzazione che garantisse il bilanciamento tra i vincoli imposti da internet e la necessità di una rappresentazione “leggibile” del documento. Dalla fase di sperimentazione è emerso che uno degli elementi più importanti nella costituzione di una Biblioteca Digitale è sicuramente il numero di pubblicazioni disponibili ovvero il numero di pagine presenti. L’utenza utilizza l’accesso online per “leggere” le fonti primarie ed è poco interessata , almeno in prima battuta, ad una qualità eccelsa dei documenti. Inoltre, a nostro parere, un copia digitale non potrà mai sostituire l’originale essendo presenti delle caratteristiche che non sono oggetto del campionamento (tipologia della carta, spessore, rilegatura ecc). L’impostazione è quindi quella prediligere un rapido processo di acquisizione, catalogazione e messa online ad una complessa gestione di contenuti di formato in alta risoluzione. Contrariamente alle aspettative, la presenza di un catalogo risulta essere meno importante essendo questo già presente su vari siti specialistici. Al navigatore non basta più disporre del titolo e della catalogazione di un’opera ma vuole accedere al contenuti che l’opera contiene. Per questo motivo gioca un ruolo fondamentale il navigare in modo strutturato attraverso le annate e i numeri di una rivista o il cercare in modo non strutturato l’occorrenza di una o più parole all’interno di tutte le pagine di un collezione o di una testa o di un particolare anno. In sintesi possiamo dire che la missione della biblioteca digitale è quella di facilitare l’accesso alle fonti primarie fornendo i documenti o parte degli stessi agli utilizzatori. Tali estratti potranno poi essere ri-assemblati all’interno di altri siti, blog, o documenti, partecipando a sviluppare quel “world brain” come ipotizzato quasi 80 anni fa da HG Wells